Aggiornamento del 28 maggio 2023: in seguito all’interessante analisi sulle prestazioni di questo plugin, ho aggiunto dopo le considerazioni finali alcuni dati sulla velocità e sull’occupazione di spazio.
L’uso di Google Analytics è sempre più critico dal punto di vista del GDPR, in più è stata annunciata la sospensione del servizio di Universal Analytics (la versione 3) da luglio 2023.
Se poi si vogliono un po’ di dati storici per poter fare confronti bisogna cominciare a pianificare la migrazione a breve perché non sarà possibile trasferire i dati.
In più la configurazione della nuova versione 4 però non è affatto immediata come la 3 e per chi come me è interessato principalmente alle statistiche sugli accessi delle pagine -e ha come mantra “semplificare con la tecnologia”- il passaggio alla versione 4 non è esattamente la scelta ideale. 🙂
Ero quindi alla ricerca di una soluzione alternativa rispettosa della Privacy e già mi stavo rassegnando a dovermi fare il parsing dei log del server quando mi sono imbattuto in Matomo (che forse conosci con il vecchio nome Piwik).
È un completo sistema open-source di analisi degli accessi ad un sito che normalmente richiede un server dedicato. Esiste però un comodissimo plugin “Matomo Analytics“ che ne fornisce una versione autonoma e che non richiede altre installazioni.
Ho quindi subito installato il plugin.
La pagina iniziale delle impostazioni ci guida sulle operazioni necessarie ad attivare la raccolta delle informazioni:
- abilitare il tracciamento
- aggiungere uno shortcode alla pagina della Privacy
Alla prima modifica delle impostazioni Wordfence (che è il plugin che uso per migliorare la sicurezza) mi ha segnalato una possibile azione pericolosa e ho dovuto autorizzarla manualmente. In futuro forse questa operazione non sarà più necessaria.
Io ho scelto di anonimizzare gli indirizzi IP quindi i cookie di tracciamento possono essere assimilati ai cookie tecnici ed è sufficiente mostrarli nell’elenco di quelli utilizzati.
In altri casi potrebbe essere necessario acquisire il consenso prima di iniziare il tracciamento. In tal caso puoi fare riferimento a questa pagina: “Implementing tracking or cookie consent with the Matomo JavaScript Tracking Client“.
Alcune considerazioni
il fatto che tutti i dati degli accessi siano gestiti in autonomia richiede di fare attenzione a due aspetti.
La velocità del sito. Ora è il sito stesso che si occupa di raccogliere tutti i dati quindi bisogna verificare che il server o l’hosting su cui è installato sia sufficientemente potente. E qui la cache non ci può aiutare. 🙂
L’occupazione di spazio. I dati naturalmente occuperanno spazio su disco e soprattutto nei primi tempi dobbiamo monitorarne la crescita per evitare che lo spazio libero si esaurisca.
Verifiche sulle prestazioni e sull’occupazione di spazio
Questo sito non utilizza nessun plugin come cache. L’unico miglioramento delle performance deriva dal fatto che utilizzando Cloudflare, più che altro per motivi di sicurezza, si ottengono anche i servizi di proxy e di CDN distribuita.
Nota metodologica: le verifiche sono fatte dopo “aver caricato” la cache di Cloudflare visitando il sito.
La prima verifica sulle prestazioni l’ho fatta con GTmetrix:
Dato che nell’articolo citato nell’aggiornamento Ivan Messina aveva fatto dei test e trovato che comunque il plugin impiega 191 ms per richiamare l’aggiornamento delle statistiche ho voluto verificare anche questo aspetto:
Qui impiega 285 ms. Un po’ di più quindi.
L’aggiornamento delle statistiche, dunque, non è velocissimo ma su questo sito non crea problemi alle prestazioni perché viene fatto una volta che la pagina è stata già caricata. Su un sito con traffico maggiore probabilmente non sarebbe una soluzione accettabile.
Anche con PageSpeed Insights i risultati sono molto buoni:
Questo sito usa il template Twenty Fifteen che non è ottimizzato per i dispositivi mobile e infatti le prestazioni sono peggiori.
L’altro aspetto che era da verificare è l’occupazione di spazio.
Infatti dato che ora tutte le statistiche vengono raccolte nel database bisogna attenti a non saturare lo spazio a disposizione.
Questo è un sito che non ha un grande volume di traffico, circa 500 visite al mese, e dopo circa un anno di uso del plugin, lo spazio aggiuntivo è di un paio di GBytes.
Con tempismo eccezionale il Garante blocca l’uso di Google Analytics: “Google: Garante privacy stop all’uso degli Analytics. Dati trasferiti negli Usa senza adeguate garanzie” https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9782874